Quasi sempre, quando si parla di un incidente grave, non ci si sente mai coinvolti. La responsabilità è sempre di coloro che l'incidente l'hanno provocato con atteggiamenti condannabili. Una cosa che non ci riguarda mai da vicino. Siamo tutti, noi fortunati, sempre ligi, perfetti. Le nostre auto sono al top, sempre, ipercontrollate, perfette per affrontare qualsiasi uso, sempre pronte. Eppure, in tanti, girano la chiave nel cruscotto e neppure sanno cosa sia controllare la pressione delle gomme. Le abitudini al volante, per quanto negate, peggiorano sempre di più. La manutenzione, complice anche il delicato momento economico, viene sempre più spesso rimandata, con il risultato che il parco circolante si compone di migliaia di armi micidiali, pronte a mietere vittime ogni giorno. A molti (troppi) di noi è sicuramente capitato: sei al volante, sei in ritardo, devi informare chi ti aspetta che tarderai un po’, tieni una mano salda sul volante estrai di tasca il telefonino con l’altra, e ti metti a digitare un messaggio il più corto possibile. Qualcuno, per sentirsi più cauto, tiene il telefonino appoggiato sul volante, convinto di poter controllare meglio la visuale della carreggiata.
Il brano musicale è eseguito dalla pianista Rita Della Ragione
In realtà decine di studi, e le migliaia di persone che ogni anno perdono la vita per un SMS di troppo, dimostrano che non esiste un modo sicuro per conciliare la guida e il texting. È stato infatti calcolato che il tempo minimo per inviare un messaggio al cellulare mentre si guida è di 5 secondi, a una velocità media di 90 Km/h allora questo significa che il guidatore impegnato a mandare un messaggio tiene gli occhi lontani dalla strada per almeno 100 metri. Il dato più preoccupante delle statistiche relative alla sicurezza stradale del 2011 è stato il considerevole aumento delle vittime appartenenti a gruppi vulnerabili, quali pedoni, motociclisti e anziani, nonostante una complessiva riduzione degli incidenti stradali. .Trovandomi nel parcheggio di un supermercato, ho speso due minuti per fotografare alcuni dettagli di auto in sosta. Gomme lise e mal gonfiate, fari spaccati, tergicristalli in disuso se non mancanti. Non ero da uno sfasciacarrozze. Erano tutte auto che di li a poco avrebbero incrociato i nostri bambini, studenti all'uscita di scuola, pedoni ignari, il tutto unito a pessime abitudini, rendono la strada una vera jungla. Forze dell'ordine insufficienti, necessità di usare auto troppo sfruttate per mancanza di una mobilità pubblica degna di questo nome, completano il quadro. Mi chiedo quanto costi tutto questo, in termini di spesa sociale. Lo Stato sembra assente, avviluppandosi su se stesso, come un cattivo padre di famiglia che non riesce più a dare la giusta educazione e la necessaria protezione ai propri figli.
purtroppo molto vero!
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