Sarà che sono un uomo di sinistra, anche se non voto PD da molto tempo, sarà che trovo nell'iper liberalismo italiano ed europeo la causa di molti nostri mali, sarà che amo le auto sin da bambino, sarà che tocco con mano l'inesorabile declino di questo splendido prodotto del genio umano, sarà che mi sta molto a cuore l'ambiente, e da italiano rimango scandalizzato quando vedo scempi ovunque, proprio da noi, dove la bellezza della natura emerge anche in mezzo al letame, sarà per tanti motivi, ma da qualche tempo mi frulla un'idea per la testa. Gli italiani sono davvero alle strette, ma la politica li ignora completamente. In casi eccezionali, ma solo da parte di enti locali, mai a livello centrale, qualcosina è stato fatto. In cittadine come Pollica, Cortino e Pizzoferrato, gli enti comunali hanno aperto distributori di carburante direttamente gestiti e non avendo necessità di lucro, ma solo la pratica necessità di coprire i costi di gestione, vendono a prezzi scontati. Dato questo esempio, ho pensato che sia davvero strano che altri comuni non seguano l'esempio. Oggi si parla tanto di contenimento dei costi di gestione auto, di contenimento delle emissioni nocive, ma intanto, i pochi che ancora possono permettersi di comprare una vettura, la scelgono prevalentemente a gasolio. Mi sono guardato intorno ed ho notato che qui, nella zona dove vivo, ma l'esempio potrebbe valere per molti altri luoghi italiani, guidare con carburanti alternativi è praticamente impossibile. Su una popolazione complessiva di oltre 50000 abitanti, abbiamo un solo distributore gpl. con prezzi, diciamo, fantasiosi, zero distributori metano, per non parlare delle sconosciutissime colonnine di ricarica rapida per le elettriche. Le case automobilistiche, si lanciano in futuribili progetti di sviluppo di auto cosiddette a zero emissioni, spesso bruttine esteticamente (è un mistero che le elettriche debbano essere brutte, ma tant'è), che promettono di fare 100 km con 3/4 € a fronte di autonomie risibili e prezzo d'acquisto da supercar. Non potendole ricaricare in tempi brevi, la cosa, per quanto apprezzabile, mi sa che resterà un mero esercizio accademico, alla faccia del grande battage pubblicitario in atto. Informandomi, scopro che anche un'utilitaria a metano fa spendere la stessa cifra per i medesimi km, fornendo quindi una soluzione di immediata fattibilità per l'ambiente e per le tasche. Il paradosso sta nel fatto che i politicanti che ci ritroviamo, preferiscono fare grandi accordi per installare colonnine di ricarica rapida, che pare ancora non si vedano, solo per un ritorno elettorale, piuttosto che per muoversi in direzioni più concrete e veloci. In sintesi, con il gpl potremmo viaggiare spendendo la metà, con il metano addirittura un terzo. Visto che le grandi compagnie non introducono facilmente questi carburanti, mi piacerebbe vedere molti sindaci di buona volontà, impegnati nell'apertura di distributori comunali che vendano a prezzi scontati proprio gpl, metano e perchè no, anche elettricità per quei pionieri che si stanno convertendo a questo tipo di mobilità. I vantaggi sarebbero notevoli: ambientali, economici e addirittura occupazionali vista la necessità di addetti al rifornimento. Siamo un Paese troppo statico, dove la poltrona del singolo, dove l'arricchimento alle spalle dei contribuenti vale molto di più del malessere dei cittadini. Chi dovrebbe, si nasconde dietro la burocrazia che ferma tutto, dimenticando che quella burocrazia contribuisce a crearla, proprio perchè utile ai clientelismi e al guadagno illecito. La cosa pubblica, in Italia, è da decenni solo cosa privata. La nostra è una vera oligarchia, mascherata da grottesca democrazia.
Nessun commento:
Posta un commento