mercoledì 7 maggio 2014

VOLVO DRIVE ME, DA ORWELL A GIBSON

Parte l'esperimento di self driving  Volvo su strade pubbliche, in Svezia. Prevede l'utilizzo di 100 vetture su strade normalmente frequentate da altri utenti. I prototipi sono già in grado di scegliere le corsie adatte, di seguire il flusso del traffico e di relativizzare ad esso la velocità di crociera. La tecnologia impiegata, consente al guidatore di affidare la conduzione del veicolo completamente al sistema automatico. Il progetto DRIVE ME, coinvolge diversi attori: legislatori, autorità di trasporto , una grande città, Göteborg  , un costruttore di veicoli e clienti reali. Ancora una volta, il brand Svedese dimostra la sua congenialità con le innovazioni volte ad aiutare i conducenti nel buon uso dell'automobile, offrendo al contempo sofisticati sistemi di sicurezza. Il risvolto sociale è evidente; l'intelligenza artificiale corre in aiuto del cittadino. Orwell nel 1948 parlava già' di un Grande Fratello che avrebbe vegliato su di noi, e dopotutto la sua premonizione non si allontana troppo dal vero. Basti pensare all'assiduo monitoraggio a cui siamo sottoposti da parte delle piattaforme in rete che utilizziamo quotidianamente. Con Volvo si va oltre, si insegue la "follia" cyberpunk di Gibson. Integrazione uomo macchina, in una perfetta simbiosi. I ritorni economici sono facilmente intuibili., tanto che anche il colosso Google si sta muovendo da tempo in questa direzione. La geolocalizzazione è ormai una realtà che investe il quotidiano ed è la risorsa primaria in questo tipo di studi.  Basterà pensare al luogo da raggiungere e l' auto ci coccolerà durante il tragitto con la nostra musica preferita attraverso un bel video in alta risoluzione sullo schermo di bordo interdigitale connesso a Youtube, evitando il traffico dialogando in rete con altre auto intelligenti, spegnando il motore ai semafori, regolando il giusto grado di umidità in abitacolo e semmai preparandoci un bel caffè da bere mentre " whatsappiamo" comodamente seduti su una poltroncina che riconoscendo il nostro corpo si conformerà' all'istante per consentirci un viaggio in pieno comfort. Nietzsche affermava che solo gli artisti sono in grado di chiarire il futuro. Volvo c'è lo sta palesemente confermando.


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