giovedì 19 settembre 2013

PRODUZIONE IN SERIE PER BMW i3 - IL GAP ITALIANO DIVENTA INCOLMABILE

Che l'auto elettrica possa essere il futuro prossimo, ne sono convinto. Che sia una soluzione immediata ai problemi che affliggono i consumatori, ci credo poco. Costa uno sproposito, ha un'autonomia risibile, soprattutto per chi vive in zone collinari e spesso, diciamolo, è esteticamente inguardabile. Eppure case come la Bmw, si stanno convertendo a questo tipo di propulsione. Un esempio concreto è la nuova i3. Forse questi modelli, serviranno a mantenere basse le emissioni medie di co2 dell'intera gamma, come vogliono le più recenti direttive europee. Fatto sta, che se serviranno a migliorare i punti deboli di questi prodotti e a trasformarli da oggetti per pochi eletti in oggetti di massa, ben venga questa strategia. Intanto il nuovo stabilimento di Lipsia, approntato proprio per la i3, impiegherà 800 nuovi addetti, e di questi tempi, non è cosa da poco. Evidente che miracoli simili possono accadere solo fuori dai confini italiani. Sul nostro territorio, fare impresa è come scalare l'Everest a mani nude. Inoltre, la nostra industria automobilistica, piuttosto che innovare, minaccia. Emblematico il caso Lancia, marchio di prestigio, che se non fosse stato deliberatamente abbandonato, avrebbe potuto competere senza soggezione con la migliore concorrenza. L'assenza di una vera politica industriale ci condanna a diventare un mercato secondario, una Nazione povera, dove i cittadini devono preoccuparsi di come sfamare la famiglia piuttosto che pensare ad acquistare una nuova auto. La classe dirigente dimostra quotidianamente, da anni, la sua incapacità, ma evidentemente, i cittadini hanno perso la nozione di causa-effetto, visto che continuano a confermarli. Nel frattempo, altri Paesi ci superano in tutto creando un gap che difficilmente si potrà recuperare.



 Il BMW Group è entrato oggi in una nuova era per l’industria automobilistica con l’inizio della produzione in serie della BMW i3. Il primo veicolo elettrico del mondo progettato espressamente per questo tipo di sistema propulsivo è il risultato di un’impostazione omnicomprensiva dello sviluppo che mira a ridurre i consumi di carburante e le emissioni nelle aree urbane. Standard altissimi di sostenibilità e di efficienza delle risorse sono stati ottenuti anch’essi nella selezione dei materiali e dei processi produttivi impiegati. Questa è la prima volta che plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP) è utilizzata nella produzione in serie di automobili. La struttura della carrozzeria della BMW i3 consiste esclusivamente di questo materiale estremamente leggero e resistente, permettendo così di controbilanciare il peso extra delle batterie per il sistema propulsivo elettrico. Con l’industrializzazione del processo produttivo della CFRP, il BMW Group è diventato il primo costruttore automobilistico del mondo ad utilizzare questo materiale nella produzione di veicoli economicamente fattibili.
Nel solo stabilimento di Lipsia, sono stati investiti circa 400 milioni di euro in nuove strutture e macchinari per la produzione dei modelli BMW i e sono stati creati 800 nuovi posti di lavoro. Inoltre, la rete produttiva per la BMW i vede la fabbricazione dei componenti chiave per la BMW i3 presso impianti del Gruppo o in joint venture dislocati a Moses Lake negli Stati Uniti e a Wackersdorf, Landshut e Dingolfing in Germania. L’azienda ha investito un totale di circa 600 milioni di euro nella rete produttiva della BMW i ed ha creato più di 1.500 posti di lavoro.

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